Vittorio Sgarbi e il Cervia, la trattativa continua. “Sono favorevole al sesso nel giorno prima della partita. Non penso che danneggi”.
Dopo l’arrivo al Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, il Cervia si prepara ad accogliere Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte e politico aveva annunciato con un video sulla propria pagina Facebook la sua intenzione di acquistare la squadra diventata famosa anni fa grazie al reality prodotto dalla Mediaset. In molti erano convinti che quella di Sgarbi fosse una provocazione, invece uno degli intellettuali più discussi ha confermato la sua intenzione ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
Vittorio Sgarbi: “Io nel calcio per un’operazione principalmente missionaria”
Sgarbi ha parlato innanzitutto delle motivazioni che lo hanno spinto a muoversi nel mondo del calcio: “La mia è una posizione di laboratorio. Come la scelta di Berlusconi di prendere il Monza, per lui è una questione emotiva, certo, ma anche strategica. Lo stesso vale per Cairo con il suo Torino, Della Valle e la Fiorentina. Questi grandi imprenditori che hanno comprato delle squadre di calcio, lo hanno fatto per potere e per immagine.
Io invece voglio dare visibilità al Cervia: io ce l’ho già e voglio regalarla al club. La mia è un’operazione principalmente missionaria. In realtà l’artefice di tutto è il mio factotum Sauro Moretti. È lui il regista“.
Vittorio Sgarbi al Cervia: un po’ Moratti e un po’ Zamparini, ma il modello è De Laurentiis
Sgarbi ha poi spiegato che tipo di patron sarà o almeno vorrebbe essere: “Da un lato sono vicino al mio amico Massimo che verrà a Sutri perché intitolerò una via a suo fratello Gian Marco e darò la cittadinanza onoraria a Letizia. Però, d’altra parte, potrei assumere posizioni più vicine a Zamparini e iniziare a cacciare tecnici come faccio con gli assessori. Ma penso di avere anche delle affinità caratteriali con De Laurentiis. Un fumantino come me. Sì, forse lui è quello che mi rassomiglia di più“.
Le donne e il calcio
Dopo i proclami di Silvio Berlusconi, il quale ha fatto sapere di voler giocatori senza barba e senza tatuaggi, Sgarbi ha rilanciato parlando delle sue regole decisamente meno restrittive: “Favorevolissimo al sesso il giorno prima della partita. Non credo che danneggi. Anzi. Credo che uno che fa del buon sesso non troppo faticoso sia in condizioni migliori per giocare a calcio. Vieri mi veniva a trovare quando ero assessore a Milano, non mi parlava di partite e nemmeno di arte. Ma di donne“.
